Sono Alberto Dotti e sono nato a Milano, nel 1962, attualmente sono tecnico informatico e appassionato di fotografia soprattutto mi piace stare nella natura e osservarla, posso perdermi dietro a una marmotta per ore, ho sempre fatto fotografie anche da ragazzo, ma solo negli ultimi anni mi ci dedico con più entusiasmo, non amo troppo i ritocchi e cerco sempre di ottenere una buona foto già “in macchina” come si faceva una volta con le analogiche. Sono sposato e ho quattro splendidi figli. Ho partecipato a qualche workshop di fotografia di paesaggio e natura e appena mi è possibile esco “macchina in mano”.

 

Per Le vie delle Foto porto Echi riflessi, alcuni scorci Della Città di Trieste colti attraverso il loro riflesso.

 

 

 

 

Echi riflessi
Istanti fugaci sottratti all’anima del tempo,
immagini allo specchio che sembrano perdere i loro contorni.
E lei, donna dai mille volti, s’affaccia nobile sulle acque che di molteplici vicende narrano.
Echi sommersi di profumi e d’impalpabili atmosfere, mentre l’elegante signora volge silente il suo sguardo a ciò che è stata.
Lei, crocevia di mondi, dove vitalità e cuore ancora s’intrecciano, lei, cornice dorata, dove parole eccelse d’autore hanno preso il largo per essere donate al mondo.
Lei, volto sofferto e ferito dall’efferatezza dell’uomo.
Lei, oltraggiata e avvolta dalle lunghe ombre della notte.
Ritagli di un passato che tale vuole rimanere e mai più essere.
Lei, Babele di mondi, dove culti e culture hanno mostrato e sciolto i loro colori per divenire manto di colei che ha accolto e ancora accoglie.
Lei, resa libera dal vento, generosa si offre nel punto dove il cielo sfiora il mare per dissolversi nell’effimero bacio del tramonto.
E negli echi riflessi, Lei, cuore d’europa, signora profumata dai mari, apre ancora il suo sguardo agli orizzonti eterni dell’essere.
(Gabriella Cominotti)

 

Alberto espone da Gangemi, in capo di piazza G. Bartoli.