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Sono una fotografa amatoriale e autodidatta. Da quando mi sono trasferita a Trieste, forse per il fatto che il mare mi trasmette il senso dell’infinito partire, mi sento sempre un po’ in “viaggio”. E proprio questo mi ha fatto riscoprire la passione per la fotografia, che dopo i primi esordi a Padova (mia città natale), avevo messo da parte.

Appena il tempo lo permette, mi piace poter approfondire la mia conoscenza e ricerca fotografica attraverso corsi e workshop.

Sento il bisogno di fotografare prima di tutto per me stessa, un modo per portare con me le situazioni che più mi emozionano durante i miei viaggi e non solo. Il diario del mio vissuto, per immagini.
L’atto del fotografare è per me un istante di assoluta libertà, l’infinita possibilità che il fotografo ha di scrivere un momento, unico, irripetibile.

Per Le vie delle Foto 2017 porto “Intha (i figli del lago) – Myanmar”

Il lago Inle assomiglia a un grande foglio argentato punteggiato da villaggi su palafitte, templi buddisti e orti galleggianti. Circa 80mila persone vivono in questi villaggi sospesi sull’acqua. Gli Intha si spostano sul lago a bordo di tradizionali imbarcazioni a fondo piatto, a motore o a remo. Questo luogo è riuscito a preservare inalterate la sua identità, la sua cultura, le sue tradizioni e i suoi costumi. Le tribù dell’altopiano di Shan scendono dalle montagne, i contadini arrivano via terra con carri trainati da buoi e i pescatori via lago su canoe di legno per partecipare al tradizionale mercato nei villaggi intorno al lago. Un momento unico di scambio, in ogni senso: di merci, di socialità, di vita.
Aver potuto essere in mezzo a loro mi ha trasmesso una grande energia, un senso di pace e sicurezza di fronte a questi rituali ancestrali che giorno dopo giorno si rinnovano.

Buona luce a tutti!