Nata a Vittorio Veneto nel 1986, vivo da sempre a Santa Lucia di Piave (TV) con Daniele, mio marito, e la nostra bimba di 4 anni, Viola.
Lavoro come impiegata amministrativa, anche se è un lavoro che mi rappresenta ben poco; analitica per dovere, istintiva di carattere, attraverso l’obiettivo scruto il mondo alla ricerca della sua vera essenza e cerco di esprimere la mia.
La mia passione per la fotografia è nata durante un viaggio nel 2009, quando nel bel mezzo di un’escursione mi sono estraniata da tutti spinta dalla voglia di sospendere “Il Tempo”; in quello stesso istante con quel gesto naturale ho scoperto un potente mezzo di comunicazione: la fotografia.
Qualche mese dopo, il mio primo corso base di fotografia al Circolo “Arci La Puntina” di Conegliano ha confermato il mio vero interesse e in tutti questi anni ho coltivato questa passione gradualmente, da critica e insicura autodidatta, alla continua ricerca di come migliorarmi.
Amo le cose poco scontate, instancabilmente attratta dai particolari, cerco di vedere le cose per come sono più che per come appaiono; con la mia macchina fotografica sempre in borsa spesso non riesco a resistere alla tentazione di fermarmi per strada a catturare anche solo dei piccoli dettagli.
Di poche parole per natura, nella fotografia ho scoperto la magia di raccontarmi in uno scatto; mi piace vivere a colori ma non riesco a resistere alla profondità del bianco e nero.
La cosa più importante per me? Riuscire a trasmettere un’emozione…

Per Le vie delle Foto 2017 porto “Sospesi nel tempo”.

Otto foto per uno strano viaggio attraverso il tempo, che scorre inesorabile e scivola via dalle mani come la sabbia tra le dita. Strana cosa il tempo, circolare nella sua essenza ma contemporaneamente lineare verso un punto ben preciso; la cosa più importante, infatti, è non perdere mai di vista il bambino che è dentro ognuno di noi, quel bambino che è solo innocente leggerezza e non conosce maschere.
Per raggiungere grandi obiettivi bisogna concedersi il giusto tempo… per riflettere e riflettersi.
A un fiore è concesso un tempo definito per esprimersi ma questo non lo limita certo nel farlo, d’altronde quanto dura il tempo? minuti, ore, giorni? oppure… è infinito poiché impalpabile?
Affascinante contrapposizione che ricorda che il tempo trascorso è indelebile: le impronte non sbiadiscono mai sulle vite che tocchiamo.