Bettina Todisco è nata a Udine e vive a Trieste. È fotografa per passione e viaggiatrice, quando il tempo lo consente.
Laureata in Matematica presso l’Università di Trieste, specializzata in informatica, lavora in un’azienda del settore ICT.
Ha approfondito le tematiche della comunicazione, conseguendo il master di I livello in Analisi e gestione della comunicazione, indirizzo comunicazione pubblica e di impresa, presso l’Università di Trieste.
Giornalista pubblicista, collabora alle pagine culturali di quotidiani e periodici locali.

Ama la letteratura, la scrittura, il cinema, il teatro, i viaggi e la fotografia.
E proprio dalla fotografia, last but not least, resta sin da bambina stregata, dedicandosi a essa nelle riunioni di famiglia prima e nei viaggi poi, rubando con i suoi scatti immagini di bambini, donne, uomini.
Solo dopo molte ritrosie cede al digitale nel 2005, rigorosamente Nikon.

 

Bettina Todisco porta il tema: Burkina Faso. Il mio viaggio dell’emozione.

Menzione speciale al 2° concorso fotografico “Trieste nel blu” (1998).
Selezionata fra le migliori opere del 3° concorso fotografico “Trieste nel blu” (1999).
Menzione speciale al Trofeo fotografico Andrea Pollitzer (1999).
Partecipazione alla Mostra fotografico-letteraria itinerante “Le donne viste da noi” (2010 – 2016).
Partecipazione a “Le Vie delle Foto” 2016, 2017, 2018 con il tema, rispettivamente, People #1, #2, #3.

Amo la street photography, la forma più genuina della fotografia. E amo fotografare le persone, bambini, donne, uomini, colti in contesti dissimili dalla mia quotidianità. È per questo che prediligo le foto di viaggio, quando gli stimoli sono tantissimi, perché i luoghi e le persone rappresentato una novità. Mi affido alla coscienza e al buon senso. Se posso, cerco un incontro con le persone che vorrei fotografare. Sorrido loro. Chiedo il permesso di poter scattare, ma evito le messe in posa. La fotografia di strada mi aiuta a semplificare, a cercare quei minuscoli assaggi di vita che il nostro correre frettoloso non ci consente di cogliere. Perché idee ed emozioni possono essere ritratte attraverso la più semplice delle scene.

 

Bettina espone da Sircelli, in via Gallina 2.