Sono nato a Treviso nell’agosto del 1973 e ho abbracciato il mondo della fotografia “seriamente” solo nel 2013, essendo alla ricerca di un qualcosa in più che potesse soddisfare la mia crescente passione fotografica.
In questi ultimi anni ho appreso molto, frequentando corsi e workshop, confrontandomi con gente più esperta di me.

Mi considero un paesaggista amante delle ore estreme del giorno, albe e tramonti che definisco “i momenti più spirituali”.

Due sono i concetti che cerco di trasmettere attraverso i miei scatti:
Ogni luogo ha un’anima e un orgoglio e tramite l’obiettivo bisogna cercare di valorizzarlo;
Con un “click” si ha la possibilità di fermare il tempo, rendendolo eterno.

Vincitore del concorso “Delizie d’ Autunno 2015”, secondo classificato al concorso “Best Shot 2015” organizzato dallo studio fotografico “Nuova Colore” di Treviso. Un mio scatto è stato pubblicato nel calendario de “La Tribuna di Treviso 2015”, e due scatti nel calendario del Comune di Casier (TV) 2015.

Nel settembre 2016 sono arrivato terzo al concorso organizzato dal “Museo Nazionale di Villa Pisani” a Strà (VE) dal titolo “Viaggio in Italia tra passato e presente”.

Ho partecipato a “Le vie delle Foto” di Trieste nel 2014 in un gruppo collettivo di 4 persone con il tema “People”.

Nel maggio 2016 ho esposto con la mostra “Albe e tramonti a Nord Est”, presso la “Mostra dell’Asparago” a Preganziol (TV) e nel luglio 2016, alla “Sagra dei Peri” di Conscio (TV). Varie esposizioni si sono tenute anche in alcuni locali della provincia trevigiana.

Ho curato la mia mostra personale “DALLA SEMINA AL PIATTO: storia di un’eccellenza trevigiana”
dedicata al radicchio rosso di Treviso presso la “46esima Mostra del Radicchio” di Preganziol (TV) nel gennaio 2017.

Per Le Vie delle Foto 2017 porto “Albe e tramonti a Nord Est”.

“…io vivo di paesaggio, riconosco in esso la fonte del mio sangue. Penetra per i miei occhi e mi incrementa di forza. Forse la ragione dei miei viaggi per il mondo non è stata altro che una ricerca di paesaggi, i quali funzionavano come potenti richiami”

In questa frase del mio concittadino G. Comisso ritrovo il senso della mia passione.

Adoro stare all’ aria aperta tra monti, mari e campagne in qualsiasi condizione climatica. Non sento il freddo e nemmeno il caldo, non m’interessa la pioggia o il fango, ma solo in quei momenti (in solitudine) ritrovo il vero me stesso.

Dal momento in cui mi sono avvicinato alla fotografia, ho sentito una forte attrazione verso le ore più estreme del giorno: l’alba e il tramonto. Lo svegliarmi in piena notte per immortalare la nascita del giorno oppure recarmi sulle Dolomiti, in una fredda sera d’inverno, ad aspettare il “fenomeno dell’Enrosadira” si è trasformata in una routine coinvolgente.

Queste mie foto le dedico ai quei momenti, che considero spirituali e intimi.

Grazie al magico Triveneto che reputo un vero e proprio “eldorado della fotografia” per la grande varietà di soggetti e ambienti che sa offrire.