roberto lionettiAntropologo e formatore, Roberto Lionetti (Roby Lyon) è approdato alla fotografia digitale negli anni ’90, durante la sua decennale permanenza in Africa, quale coordinatore di progetti di cooperazione sanitaria. Ha fatto uso della fotografia prima come strumento di ricerca etnografica, poi nella produzione di opuscoli e fotoromanzi di educazione sanitaria, in numerosi paesi del continente africano. E proprio in Guinea Bissau ha iniziato a realizzare servizi di moda. Ritornato in Italia, alla fine del 2000, si è appassionato alla fotografia glamour, campo in cui è oggi particolarmente attivo, senza abbandonare il suo interesse per la fotografia sociale.

 

Nel suo lavoro di ricerca e sperimentazione su un terreno – quello del glamour e della fotografia erotica – dove tutto è già stato inventato e tutto rimane, singolarmente, da scoprire, Roby Lyon si muove aggiungendo all’eros un pizzico di ironia, un ammiccamento, un sorriso che lasciano trapelare la dimensione del gioco (tra fotografo e soggetto ritratto, tra autore e fruitore di quelle immagini, tra fotografabile e non fotografabile, fra lecito e tabù). E l’approccio giocoso è forse ciò che più caratterizza la visione del glamour e dell’erotismo che Roby Lyon ci propone nei suoi scatti.

 

La mostra Steampunk: la fotografia a vapore, presenta una selezione di scatti realizzati in studio e all’aperto, fra Trieste e Tamasi (Ungheria), negli ultimi due anni. Le immagini si ispirano a uno stile che, giocando con tecnologia moderna e anacronismi, riscrive la fantascienza ambientandola nel passato, ai tempi della Rivoluzione industriale e delle macchine a vapore.

Roberto espone al Bar Xe, in via San Spiridione 12.