Pietro espone al Moka, in via Roma 24.

Pietro Medici nasce a Modena nel 1974, e fin da piccolo vive attivamente la fotografia grazie alla grande passione del padre, che gli trasmette l’amore per il bianco e nero.

Il suo intento è di raccontare e raccontarsi attraverso la fotografia, cercando di trasmettere ciò che vede per come gli appare, fissando in un fotogramma l’anima, la bellezza e la potenza di quell’istante unico e spesso invisibile che la quotidianità regala.

“Le persone ricoprono un ruolo prioritario nelle mie fotografie, e la macchina fotografica mi aiuta a raccontare le loro storie, fissando in uno scatto le sensazioni di un momento. La realtà assume contorni non ben definiti, accompagnando la mente in un viaggio che è a libera interpretazione dell’osservatore, il quale viene portato a immedesimarsi nelle immagini e a reinterpretare la storia che si cela dietro ad esse. Così questa storia diventa un racconto con narrazione e finale nuovi a ogni sguardo; ma nonostante ciò il punto di partenza, la fotografia, ci permette di condividere una parte del cammino, il vissuto di un istante.

Per Le vie delle Foto porto “Serendipità”

“Lo sguardo che si posa su un pezzo di mondo.
E svela uno scorcio di vita.
Inaspettata.

Spesso guardiamo ma non osserviamo, limitandoci alla superficie e ai contorni delle cose, perdendo la ricchezza nascosta in quello spicchio di immagine, il legame che quel frammento di visione intesse con il resto del mondo.
Queste immagini mostrano che tale relazione è visibile nei riflessi, attraverso i vetri, al di là di una finestra, dentro uno specchio, svelando il mondo in cui sono immerse; ogni cosa ne contiene un’altra, in un’intima moltiplicazione. Ma allo stesso tempo suggeriscono lo struggimento per la consapevolezza che quella vita è altrove, appena al di là dalla portata di mano e quindi infinitamente distante.
Quasi ci volessero sussurrare qualcosa in merito alla felicità.”