Sono nata a Messina nel 1983, ho sempre vissuto in Friuli Venezia Giulia, passando dalla montagna al mare di Trieste.
Disegno, fotografo, stampo, sogno 24 ore su 24, viaggio, sono sempre con la testa tra le nuvole e, come suggerisce Bruno Munari, cerco di mantenere lo spirito dell’infanzia “per conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire e la voglia di comunicare”.
Attraverso la fotografia mi piace catturare e trasmettere riflessioni, atmosfere, dettagli di edifici, geometrie e la fonte di ispirazione principale è la strada.
Tutto comincia da bambina quando ho ricevuto la mia prima macchina Polaroid, poi per conoscere ed esplorare i meccanismi della fotografia analogica ho utilizzato una reflex Pentax del 1979 con cui ho imparato a relazionarmi tra tempi e diaframmi.
Mi piace comunicare attraverso la sperimentazione di immagini e fotografie digitali, pellicole analogiche e a sviluppo istantaneo, riscoprendo le tecniche del passato.

Per Le vie delle Foto 2017 porto “Stratigrafie urbane”.

Si tratta di una serie di fotografie di manifesti che trovo durante le mie lunghe passeggiate in città. I manifesti inquadrati evidenziano dei particolari che riconducono alla poetica e ai decollage di Mimmo Rotella, rilevando un aspetto importante del paesaggio urbano, fatto di immagini effimere e scadute.
I manifesti sono testimoni del tempo, gli strappi e le lacerazioni segnano il confine tra un passato che custodisce intatta la propria memoria, e un presente che desidera riportarla alla luce, nell’illusione di sottrarla all’oblio del tempo.