me - Giorgio FaustiniIo sono Giorgio Faustini, e per raccontare chi sono, e la mia storia, ci vogliono più di 500 caratteri.
Ho 35 anni e vivo nell’era dei tweets, dei like e degli insta-shots con effetti glamour, ma dentro sono un amante delle lettere scritte a mano, del tempo dedicato alle persone, e delle foto in bianco e nero.
Ho incontrato una macchina fotografica a Vienna nel 2008, quasi per caso e quasi per gioco. E invece di chiuderla dopo un po’ in un cassetto impolverato, sono stato trascinato in un vortice artistico, per poi aprire gli occhi e cavalcare scuole, mostre, libri e viaggi.
Grazie Thomas.

 

 

Flow // Flusso [flùs-so]
2. fig. movimento continuo di persone o cose (anche astratte) che susciti l’immagine dello scorrere; 3. in psicologia, stato di coscienza in cui la persona è completamente immersa in un’attività, con sensazioni di concentrazione energizzata, completo coinvolgimento, e successo nel processo dell’attività.

Folla. Individualità. Sforzi. Agio. La massa, il caos, e il dettaglio.
Ritratti di particelle del flusso, in tutti i suoi vari e ampi significati.
Ritratti di persone nelle quali gli occhi, le finestre sull’identità personale, vengono coperti con strisce rosse, per rimuoverne la singolarità e inglobarle nel flusso. Per aumentare il significato di società, per appianare le differenze sociali e per allineare i sacrifici. Il rosso unifica, il rosso rende un gruppo, il rosso calma.
Non c’è la necessità di ricercare ulteriori significati, visioni politiche o riferimenti geografici: sedetevi di fronte e ascoltate il messaggio, irrazionalmente. Come nel flusso.
Gli ostacoli della vita non ce la fanno ad alterare il flusso. Il flusso non si ferma, il flusso continua.
Il flusso va avanti, inesorabile.

Giorgio espone all’Aqvedotto in viale XX settembre, 37.