Giada Genzo

Sono nata nel 1981 a Trieste, dove tutt’ora vivo e lavoro.
Appassionata di fotografia fin da ragazzina, ho trovato, con il passare del tempo, naturale e inevitabile la svolta alla fotografia professionale. Specializzata in matrimoni e grandi eventi sono molte le collaborazioni aperte negli ultimi anni: VAM, Bavisela, Color run, Konrad, Be-Nice, Cuffie D’Oro, Triesteprima, Triesteallnews, ecc, ecc.

Partecipo a Le vie delle Foto nella doppia veste di fotografa e di ‘staff’, perché dal 2013 mi occupo anche degli allestimenti delle mostre.

Nel 2015, con Micol Brusaferro ed Emilio Ripari, ho dato inizio al progetto #triesteabbandonata.

Ho sulle spalle diverse pubblicazioni:
“Arcobaleni di periferia: le buone pratiche e quel che resta ancora da fare”, con testi di Piero Budinich, collana Beit miniMI, Beit casa editrice;
E con Luglio Editore: Calendari di Trieste contemporanea per il 2013, 2014, 2015, 2016, 2017; Calendario di Muggia contemporanea per 2016; “Guida alle osmize” 2013, 2014, 2015.

Le mie mostre:
2012: “Arcobaleno di grigi periferici”; “London Life” per Le vie delle Foto.
2013: “FUORI LUOGO” per Le vie delle Foto.
2014: “Dal tramonto in poi” per Le vie delle Foto.
2016: #triesteabbandonata; “London Calling” per Le vie delle Foto
2017: #triesteabbandonata 2.0 e #triesteabbandonata 2.1.

Quest’anno per Le vie delle Foto porto “New York”. 10 scatti in bianco e nero che ritraggono la vita nella Grande Mela attraverso la quotidianità.
Street photography, dettagli che pochi notano, mentre tutto corre: la sfida è stata quella di fermarli in contraddizione con la frenesia che si vive per le strade di New York.
Nessun panorama, né architetture, ma momenti di vita rubati, istanti, della città che non dorme mai.